Sabato 13 Aprile si è tenuto il secondo incontro con la community di Architempore, durante la Milano Design Week 2019. Ho deciso di replicare l’incontro dello scorso anno perchè credo fortemente nel costruire relazioni e nell’unione tra mondo online e offline. Da sempre racconto la vita di Architempore e il mio lavoro nel mondo reale sui social e su questo blog. Soprattutto per me sono momenti per ringraziarvi, di esserci sempre e di apprezzare quello che faccio.
1. Artiere Craftswoman
La prima tappa è stata la Biblioteca di Santa Maria dell’Incoronata, uno spazio aperto in occasione di mostre temporanee davvero suggestivo. Abbiamo esplorato la mostra DcomeDesign RELOADED ARTIERE CRAFTSWOMEN, curata da Anty Pansera. La mostra rinnova la sua mission di promozione dell’imprenditoria femminile e diffusione della creatività. Il termine “craftswomen” – neologismo al femminile di craftsman – è infatti un termine che vuole proprio qualificare e circoscrivere l’arte del saper fare, che sempre più sta acquistando terreno nei confronti del design prodotto in serie.
2. Galleria Memphis Post Design e Casa Ojalà
La Galleria Memphis/Post Design ha ospitato un evento diviso in 5 stanze curato da Matteo Thun, con esposizione di arredi e complementi del gruppo Memphis e riferimenti al compianto Alessandro Mendini. Attraversando le 5 stanze si passa dal tempo passato al tempo presente, tramite riflessioni sullo spazio e sull’architepo degli oggetti.

Tra queste riflessioni sull’abitare abbiamo visto anche “Edificio a civile abitazione ad elevata flessibilità” ovvero Casa Ojalà, dell’architetta Beatrice Bonzanigo e di IB Studio. Una piccola casa di 27 mq con multiple soluzioni interne che funzionano all’unisono senza mai cambiare la struttura originale e la forma. La casa è un’entità dinamica che vive in funzione di chi la abita, attraverso un impianto meccanico manuale composto da corde, carrucole e manovelle.

3. Riflessi Materici
In Via del Carmine si è svolto l’evento Riflessi Materici, a cura di Ideagroup e Treemme Rubinetterie. L’idea è partita dalla prospettiva che le due aziende applicano all’ambiente bagno: matericità, innovazione e design.

L’allestimento ha fornito suggestioni scenografiche, che hanno visto protagoniste esclusive collezioni delle due aziende, alcune realizzate ad hoc per questo evento. L’evento non era una mera esposizione, ma un momento esperienziale che ha coinvolto e divertito, in pieno stile Milano Design Week.

La prospettiva aziendale è diventata un’esperienza reale, con un gioco di specchi e riflessi da condividere su instagram, ma anche da stampare. La connessione tra digitale e reale, tra pensiero e messa in atto è stata forte e l’ha resa una delle tappe più apprezzate del tour.

4. Pranzo al Castello Sforzesco
La pausa pranzo è stata all’ombra del Castello Sforzesco. La location erala serra La Fenice di Privitera Eventi: si tratta di una struttura modulabile in acciaio e policarbonato cristallino, simbolo del lusso vero secondo l’azienda: la possibilità di scegliere una vita sostenibile senza privarsi di nessun comfort.

Inoltre l’interno era allestito con la collezione Metropolitan, anteprima assoluta per la Milano design week 2019: mobili e complementi che abbiamo testato durante il nostro pranzo. La particolarità dell’intera collezione è la completa eco-sostenibilità, poichè gli unici materiali impiegati sono riciclati, riciclabili e naturali: cartone, vetro, resine di origine vegetale, legno e metalli.

5. Nuovi Sogni
Sempre in Piazza Castello abbiamo visitato l’installazione dedicata al mondo del Glamping. La premessa è che la parola glamping nasce dalla crasi tra “glam” e “camping”, per un’esperienza in mezzo alla natura, ma con tutti i comfort.

CrippaConcept è un’azienda Made in Italy che ho avuto il piacere di conoscere qualche mese fa. Si distingue per la ricerca dei materiali, per il massimo comfort interno e lo studio dell’architettura.

In questa Milano Design Week 2019 ha presentato due strutture: la mobile home Queenslander, firmata dall’architetto Luca Colombo e A-Luxury Lodge, firmata dall’architetto Roberto Perego.
6. Metamorphosi’s Experience
Questo è stato un piccolo viaggio immersivo che, attraverso un gioco di luci, suoni e profumi, ha voluto portare ad una riflessione sui temi dell’ecosostenibilità e dell’economia circolare. 4 container per trasmettere un messaggio semplice e chiaro: l’ecosostenibilità è diventata un’esigenza imprescindibile dei nostri tempi.

Metamorphosis’s Experience è un’installazione multisensoriale ideata e creata da Saviola, un’azienda che realizza pannelli in truciolare melaminico 100% ecologico, ottenuto utilizzando esclusivamente legno post-consumo.
7. Casa Lago
La tappa più apprezzata in assoluto! Casa Lago ha saputo stupire tutti, con le sue suggestioni e la sua bellezza instrinseca. La casa è uno spazio per eventi che vuole proprio coniugare mondo digitale e mondo reale, offrendo un luogo di condivisione dove sentirsi a casa.

In questa occasione parte degli arredi è stato rinnovato, facendo spazio ad alcuni pezzi della nuova collezione: una su tutte una capsule collection che fa dialogare design ed alta moda. Grazie alla tecnologia XGlass, i tessuti di Bonotto prendono vita sul vetro, dando un tocco di eleganza all’ambiente.

Apprezzo le occasioni come questa per l’opportunità di condivisione e di scambi che offrono prima a livello umano. Sposo l’idea di community come qualcosa di attivo, specialmente in questo momento in cui si tende a far prevalere il quanti siamo sul chi siamo. Oltre al fatto che una community attiva bisogna meritarsela e in questo ammiro tanto la tua capacità di creare continuamente contenuti interessanti. da un commento sulla giornata di un/una partecipante